à Fondamentali - La Carta Canadese dei Diritti e delle Libertà
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Storia
La Regina Elizabetta Seconda

La Storia della Carta

I'Atto Britannico del Nord America, che rappresentava la prima Costituzione del Canada, fu adottato nel 1867 dal Parlamento Britannico. La legge, nota anche con il nome di Costituzione del 1867, fondava la nazione del Canada. Stabiliva che i governi eletti sarebbero state le massime istituzioni politiche e giuridiche del paese. La Costituzione suddivideva il potere tra i governi federale e provinciali. Diversamente dalla Costituzione degli Stati Uniti, la Costituzione del Canada non era dotata di una "Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo" a cui i governi avrebbero dovuto attenersi.

Nel 1960, il governo federale adottò la Dichiarazione Canadese dei Diritti dell'Uomo, in forma di statuto non integrato nella Costituzione con un'autorità pari a quella di una legge qualsiasi. La Dichiarazione parlava di libertà fondamentali, diritti giuridici e uguaglianza di fronte alla legge ma, se una legge fosse stata intrinsecamente discriminatoria, in generale la Dichiarazione dei Diritti non era di alcun aiuto. Inoltre, la Dichiarazione si applicava solo alle leggi federali e non a quelle provinciali.

Dato che la prima Costituzione del Canada era una Legge del Parlamento Britannico, solo la Gran Bretagna avrebbe potuto modificarla. Per molti anni, i Primi Ministri del Canada avevano cercato di "portare la costituzione in patria." Il Primo Ministro Pierre Trudeau voleva includervi anche una Carta dei Diritti.

La Carta si ispirò decisamente a documenti quali la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite del 1948. Tra le altre fonti internazionali, si possono citare la Convenzione Europea del 1950 per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà e la Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici del 1966.

Nell'autunno del 1980, il Governo Canadese organizzò uno speciale comitato interpartitico per ascoltare i commenti della gente sulla Carta proposta. In udienze riprese in televisione, il comitato ascoltò oltre 300 presentazioni esposte da donne, Aborigeni, persone con infermità, minoranze etniche e culturali e altre persone. Il comitato prese anche in considerazione 1200 documenti scritti inviati sulla Carta. Di conseguenza, il Comitato formulò 123 raccomandazioni per migliorare la Carta, delle quali oltre la metà risultarono inserite nel documento definitivo.

Fu difficile per le province accordarsi sulle modifiche alla Costituzione. La notte del 4 novembre 1981, nella cucina del hotel Ottawa Chateau Laurier, l'allora Ministro della Giustizia federale Jean Chrètien e i Procuratori Generali del Saskatchewan e dell'Ontario, Roy Romanow e Roy McMurtry, predisposero un piano, popolarmente indicato come "Accordo della Cucina." Il piano forniva alle province un modo di eludere transitoriamente alcune parti della Carta (vedere Clausole e Disposizioni, la Sezione 33 "clausola nonostante"), che condusse a un più convinto sostegno da parte delle province e aprò la via alla Costituzione integrata con la Carta dei Diritti e delle Libertà.

La Carta fa parte della Costituzione del 1982 e tutti questi atti sono compresi nella Legge del Canada del 1982. Per l'ultima volta si richiese l'approvazione della Gran Bretagna e il 17 aprile 1982 ad Ottawa, la Regina Elisabetta II firmò la Legge del Canada del 1982, che diede al Canada il controllo sulla sua Costituzione. La garanzia dei diritti e delle libertà della Carta divenne parte integrante della Legge Suprema dello Stato.

La sezione sui diritti d'uguaglianza della Carta fu posposta fino al 17 aprile 1985, per concedere ai governi il tempo di aggiornare le leggi in modo da conformarsi ai requisiti dei diritti d'uguaglianza.

L'inserimento della Carta dei Diritti e delle Libertà nella nostra Costituzione ha allineato il Canada con altre democrazie liberali del mondo, tutte dotate di dichiarazioni sui diritti dell'uomo applicabili da parte dei tribunali.

è stato formulato da grandi signori britannici; quindi, è ovvio che ora dobbiamo metterlo da parte e darci una legge tutta nostra, redatta da noi. EUGENE FORSEY, 1967.  Immagine dalla raccolta della biblioteca ed archivi William Notman and Sons Canada, PA 127235
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